domenica 30 giugno 2013

Sui tetti di Cremona!

Nonostante siano ormai piu' di due anni che vivo a Cremona continuo a sentirmi una turista!

Vista la clemenza del tempo, io e la mia dolce meta' decidiamo di salire per la seconda volta sul Torrazzo. Ma che cos'e' il Torrazzo? Il video che abbiamo seguito oggi durante la visita cosi' recitava: "Il Torrazzo, situato di fianco al Duomo di Cremona, simbolo della citta' di Cremona, e' la torre campanaria piu' alta d'Europa". In realta' Wikipedia dice che e' la torre campanaria piu' alta d'Italia. Comunque, il Torrazzo, oltre che per la sua altezza si caratterizza per uno splendido orologio astronomico. In  vita mia ricordo di averne visto un altro molto bello a Praga, anni e anni orsono, se riesco a ritrovare le foto ne faro' sicuramente un post.


Il costo del biglietto, che vi consentira' di salire a piedi i 502 gradini che vi separano da una vista meravigliosa e' di 5 Euro a persona. Incluso nel costo del biglietto c'e' anche la visione di un filmato molto istruttivo sul torrazzo e il suo orologio.



Di notte, la citta' e il Torrazzo sono ancora piu' suggestivi, ne approfittiamo quindi per berci qualcosa ai piedi del torrazzo.


sabato 29 giugno 2013

Catapultati nella storia: il Vittoriale degli Italiani!

Settimana scorsa, dopo pranzo, decidiamo di trascorrere un pomeriggio diverso visitando il Vittoriale degli Italiani.

Il Vittoriale degli Italiani, che si trova a Gardone Riviera in provincia di Brescia, e' stata l'ultima residenza del poeta Gabriele D'Annunzio. In realta', essendo un complesso di edifici, giardini, vie, puo' definirsi una vera e propria cittadella monumentale, che il Vate si e' fatto costruire dall'Architetto Giancarlo Maroni per celebrare la sua vita e le sue imprese.

Noi abbiamo optato per il biglietto per la visita completa della cittadina monumentale (consigliato!), che costa 16 Euro e comprende  la visita guidata della casa (altrimenti non visitabile), il museo di D'Annunzio Eroe e i giardini.

Pur non essendo mai stata un'appassionata di D'Annunzio e delle sue opere, ho trascorso davvero un bel pomeriggio. La visita guidata della casa e' stata davvero interessante: la guida che ci ha accompagnato, pur essendo molto giovane, e' stata molto brava a catturare il nostro interesse, raccontandoci una serie di aneddoti interessanti della vita del poeta e svelandoci la simbologia legata alla casa. Il biglietto include anche la possibilita' di assistere  alla proiezione di un filmato. Indipendentemente dalla volonta' di sorbirsi il filmino, che io ho trovato interessante, l'auditorium va visitato: alla sua cupola e' appeso l'aereo Ansaldo S.V.A. utilizzato da D'Annunzio nel celebre volo su Vienna.
 

"Memento Audere Semper", "Ricordati di osare sempre" e' la massima posta sulla parete dell'edificio che ospita il MAS 96, il Motoscafo Armato Silurante utilizzato per la Beffa di Buccari, a cui partecipo' anche D'Annunzio. La frase latina mi riporta immediatamente alla mente le parole "Stay Hungry. Stay Foolish." che Steve Jobs pronuncio' ai laureandi di Stanford nel 2005 durante il commencement speech, massima che, io che sono avversa ai rischi, dovrei ripetermi ogni giorno.
 
Il Vittoriale rappresenta appieno e celebra la megalomania di D'Annunzio: all'interno del Parco e' presente l'intera prua della Nave Puglia, un ariete torpediniere.



All'interno dei giardini persino una cascata e un laghetto a forma di violino, il laghetto delle danze, che io ho trovato adorabile. Ditemi voi se non e' megalomania questa!!!



Ancora un'occhiata ai giardini ...



e poi si cena a Salo' ... vista lago ...


lunedì 24 giugno 2013

Bisogna vedere ...

Bisogna vedere quel che non si è visto,
vedere di nuovo quel che si è già visto,
vedere in primavera quel che si era visto in estate,
vedere di giorno quel che si era visto di notte,
con il sole dove la prima volta pioveva,
vedere le messi verdi,
il frutto maturo,
la pietra che ha cambiato posto,
l'ombra che non c'era.
Bisogna ritornare sui passi già dati,
per ripeterli,
e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio.
Sempre.

José Saramago